Inti Raymi - terza parte

Sacrificio del lama.

 

L'Inka si rivolge al popolo dicendo: Mio popolo! In questa bella giornata in cui il Dio Sole ci ha mostrato la sua magnanimità, dobbiamo offrirgli un lama come pagamento al suo grande e buonissimo cuore.


Il Sommo Sacerdote Willaq Uma  rivolgendosi al sacerdote Tarpuntay dice:

Tarpuntay! Tu che sai come alimentare i sacri santuari, prepara l'offerta di un lama. Assicurati che sia l'animale più giovane, più robusto e più bello dei greggi del dio del Sole che si trovano nella Chitapanpa .. Fallo ora.

Tarpuntay dichiara:

Sceglierò un giovane lama che deve essere il più nero di tutti e lo portarò alla parte più alta dell'altare .



Tarpuntay





Il lama, di color nero, che è stato prelevato viene portato sull'altare cerimoniale. Qui il sacerdote con il coltello cerimoniale, detto turni, uccide il lama e ne estrae il cuore che viene offerto al Dio Sole.







Gli intestini del lama sono consegnati al sacerdote Kallparikuq affinché esegua i vaticini dell'anno; il grasso viene bruciato dal sacerdote Wirapirikuq il quale, osservandone il fumo, trae i pronostici.

 

Durante il rito incaico il lama venivano completamente incenerito in tutte le sue parti.


L'Inka chiede ai sacerdoti ( Torpuntay, Yawarpirikuq, Kallparikuq, Wiraperikuq) quali sono i presagi.

Tutti affermano che l'anno che verrà sarà positivo.

 

Il Sommo Sacerdote Willaq Uma alla fine riferisce che il Dio Sole invita però a governare con prudenza, giustizia e onestà.









Il rito del pane.

Il sommo Sacerdote, Willaq Uma, benedisce il pane spruzzandolo con il sangue del lama sacrificato. Poi chiede che l'Inka se ne serva una porzione di questo alimento sacro, lo fa lui stesso, come gli altri membri del seguito, secondo il loro ruolo.

 

In questa maniera si interrompeva, secondo la tradizione incaica, il digiuno che durava da tre giorno, in preparazione dell'Inti Raymi.



Messaggio finale.

l'Inka ringrazia il Dio Sole per la sua generosità.

Rende noto al popolo che il Dio Sole ha risposto favorevolmente mostrando la sua bontà.

Esorta tutti a lavorare di più e con gioia.

 Invita quindi tutto il popolo a cantare, ballare e a festeggiare il Dio Sole.





L'Inka e la Regina lasciano la piazza mentre il popolo canta e balla.



Per ultimi a lasciare la piazza sono i militari.