Chiesa di San Michele in Foro

La Chiesa di San Michele si trova nell'omonima piazza nel centro storico di Lucca dove in passato si concentrava l'area dell'antico Foro Romano, fulcro della città e luogo di incontri e scambi commerciali. Fino al 1370, nel periodo comunale, piazza San Michele era la sede delle riunioni del Consiglio Maggiore, maggiore organo legislativo di Lucca.

 

Documentata per la prima volta nel 795 con la denominazione ad foro, la chiesa attuale venne eretta a partire dal 1070 per volere di papa Alessandro II. I lavori si protrassero a lungo e il passaggio a epoche successive ha portato alla creazione di un'opera architettonica complessa data la contrapposizione di diversi stili. Il risultato è quello di una basilica in stile gotico con motivi romanici.


La pianta della Chiesa di San Michele è strutturata con pianta a croce latina. A partire dal XII secolo, il campanile è stato innalzato sul transetto meridionale dell'edificio. A questo proposito, le antiche cronache lucchesi riportano un particolare curioso. Si narra che il doge di Pisa, Giovanni dell'Agnello, durante il suo periodo di signoria (1364-1368), abbia voluto abbattere l'ultimo piano del campanile o perché più alto della torre dell'Augusta, modo di scambio di segnali con i pisani tramite il monte di San Giuliano, o perché il suono delle sue campane giungeva fino a Pisa. Tra le opere conservate si segnalano la Madonna col Bambino in terracotta invetriata di Luca della Robbia e la tavola raffigurante Quattro Santi di Filippino Lippi.

Sulla facciata spicca la grande statua di marmo dell'arcangelo Michele, con ali e lamine metalliche nell'atto di distruggere un drago con una lancia. Una leggenda lucchese vuole che nell'anello posto al dito dell'angelo sia incastonato un diamante di enormi dimensioni e che di sera possa essere scorto il suo luccichio posizionandosi in uno specifico punto della piazza.

 

Tra le figure che decorano gli archetti della facciata si notano alcuni personaggi chiave del Risorgimento italiano come Cavour, Vittorio Emanuele e Giuseppe Garibaldi e, per chi guarda la dodicesima colonna da sinistra del primo ordine, può notare raffigurato il volto di Ettruda, badessa della chiesa in epoca longobarda.




Nella chiesa di san Michele, Giacomo Puccini teneva lezioni di organo a colui che è stato il suo unico allievo, Carlo Della Nina.

 

In occasione della festa di san Michele (21 settembre) è tradizione suonare brani dei compositori della famiglia Puccini all'organo dell'altare maggiore.




L'interno è a tre navate con transetto ed abside semicircolare; la navata maggiore è sorretta da arcate su colonne monolitiche e tutto l'edificio è coperto da volte a botte lunettate. Vi si possono ammirare tre importanti opere d'arte: la Madonna col bambino, terracotta smaltata di Andrea della Robbia; la Pala Magrini di Filippino Lippi del 1483, che raffigura San Rocco, San Sebastiano, San Girolamo e Santa Elena e un altorilievo della Vergine scolpito da Raffaello di Montelupo.