Brunei

Sulla costa nord occidentale del Borneo, affacciato sul Mar Cinese Meridionale e confinante con la Malesia, si trova un piccolo sultanato islamico noto anche come “Dimora della Pace”. Si tratta del Brunei, uno Stato piccolo ma molto ricco, grazie al petrolio. Ė famoso, oltre che per l’incredibile ricchezza del suo sultano, anche perché i suoi abitanti non pagano le tasse e hanno il più alto reddito pro capite del mondo. Per questo motivo il Brunei è una meta del turismo d’élite: un paradiso terrestre dedicato al lusso e allo sfarzo. Pur essendo un Paese islamico, gli usi e i costumi somigliano di più a quelli della Malesia, paese dal quale proviene la maggior parte della sua popolazione. Questo non impedisce però al Brunei di essere estremamente legato alle tradizioni, come dimostra l’esistenza di un dipartimento governativo preposto al controllo del protocollo, dell’araldica e dell’abbigliamento.

 

La capitale è Bandar Seri Begawan, dove si trova anche il Palazzo del sultano: sfarzoso, sormontato da cupole d’oro ed è la residenza privata più grande del mondo. 

Molto appariscente anche la Moschea, progettata da un architetto italiano e sormontata da un’imponente cupola d’oro che si staglia su pareti di marmo fatto arrivare direttamente dall’Italia.

Proprio alla fine del XIV secolo si ha la fondazione del Sultanato Islamico del Brunei. Secondo la mitologia del Syair Awang Semaun, poema epico nazionale, l'evento fu miracoloso: il fondatore della Dinastia, Dewa Emas Kayangan, sarebbe apparso improvvisamente come un messo dal cielo, convertendo il popolo all'Islam e divenendo il primo Sultano.

Nei primi tre secoli di vita, il Sultanato fu, si direbbe in termini moderni, una monarchia costituzionale: infatti il Sultano non esercitava direttamente il potere legislativo, riservato esclusivamente al Consiglio dei Principi, e aveva compiti eminentemente esecutivi e religiosi.

L'età dell'oro di questo stato si può collocare durante il regno del quinto Sultano, Bolkiah (1485-1521), il quale riuscì a sviluppare al massimo le attività commerciali facendo diventare il Brunei centro di smistamento di merci tra Cina, India e Paesi europei. Egli riuscì altresì a estendere i suoi domini a tutto il Borneo settentrionale (Sabah e Sarawak) e perfino alle Filippine.

Il Sultanato fu sempre geloso della propria autonomia e fu sempre attento a non essere eccessivamente incluso negli affari malesi, salvaguardando in particolare la propria funzione di avamposto islamico in Asia.

Con la seconda guerra mondiale, il Brunei fu occupato dai Giapponesi nel 1941 poiché ricadeva nell'area d'influenza rivendicata dai nipponici nell'Asia Sud-Orientale. Il paese fu usato come base navale nipponica e soffrì a causa della carenza di viveri e medicinali, fino alla resa della guarnigione giapponese il 10 settembre 1945.

 

Il Protettorato si dotò nel 1959 di una costituzione che proclamava la compiuta autonomia interna. Nel 1962 ci fu un infruttuoso tentativo di instaurare la monarchia costituzionale attraverso elezioni parlamentari: la maggioranza della popolazione optò nettamente per la monarchia assoluta. Parallelamente, negli anni sessanta, si rifiutò di entrare a far parte della neonata Federazione di Malesia, mantenendo il Protettorato autonomo.

Nel 1967 il sultano abdicò in favore del figlio primogenito, Hassanal Bolkiah, attuale Sultano (il 29º dalla fondazione del Sultanato) che nel 1984 proclamava la piena indipendenza nell'ambito dell'Impero britannico. Durante il suo regno si è assistito a una modernizzazione della struttura della monarchia religiosa assoluta di stampo feudale, trasformando la corte, composta da ministri, familiari e dignitari, in organo amministrativo centralizzato.

 

Un freno alla modernizzazione si è avuto a seguito dell'introduzione della sharia nel 2014, comportando, per i reati più gravi, la punizione con pene corporali. Nel dicembre del 2015, il sultano del Brunei, con l'obiettivo di preservare il credo della comunità musulmana, ha bandito le tradizioni natalizie. Ai cittadini mussulmani, infatti, è vietato indossare simboli cristiani o celebrare festività non legate all'Islam. I cittadini non mussulmani hanno la possibilità di festeggiare il Natale solo all'interno della propria comunità e previa autorizzazione delle autorità locali. L'economia si basa essenzialmente sul petrolio, sfruttato sin dal 1929. Ciò ha permesso al paese di raggiungere una considerevole ricchezza. Lo Stato si è infatti potuto permettere di non richiedere alcuna imposta o tassa ai propri sudditi e di rendere totalmente gratuiti i sistemi scolastico e sanitario, senza che ciò abbia inciso in modo eccessivo sul bilancio.

Per la bassa imposizione fiscale attuata e, in particolare, per l'assenza di norme e misure restrittive di controllo sul versante delle transazioni finanziarie, Brunei è stato annoverato tra i cosiddetti paradisi fiscali.

Il potere esecutivo è esercitato dal governo al cui vertice c'è il sultano del Brunei, contemporaneamente capo dello Stato, capo del governo, ministro della Difesa e delle Finanze. Alcune posizioni chiave sono nelle mani di suoi familiari: il fratello è Ministro degli Esteri, il principe ereditario è vice primo ministro.

Il potere legislativo è in teoria esercitato dal Consiglio legislativo del Brunei sul quale però il sultano può esercitare il diritto di veto ogni volta che lo ritenga necessario.

Il potere giudiziario. Il Brunei ha un duplice sistema legale. Da una parte esiste un sistema giuridico basato sul Common Law anglosassone ereditato dall'epoca del protettorato britannico e gestito dalla Corte civile, dall'altra esiste una sistema giuridico islamico basato sulla sharia e gestito dalla Corte della Syariah (che in malese significa appunto sharia).


Bandar Seri Begawan

Bandar Seri Begawan, in malese vuol dire Porto dell'Onorato Dominatore, nota fino al 3 ottobre 1970 con il nome di Brunei Town, è la capitale dello stato del Brunei.

Ha una popolazione di 278.000 abitanti (2010) ed è una città molto recente, è stata infatti completamente ricostruita, dopo che i bombardamenti l’avevano rasa al suolo, verso la fine della seconda guerra mondiale.

La città si sviluppa in parte sulle rive della (Baia di Brunei) su una direttrice nord-ovest, a est si trova infatti una zona di colline molto impervie.

 

La storia della città risale al VII secolo, quando nell'area sorgeva un villaggio fluviale di palafitte (Kampong Ayer) non distante dall'attuale Kampong Kota Batu e dall'edificio del museo nazionale. Da allora la città ha avuto fasi di sviluppo alterno e il centro urbano principale ha subito spostamenti in luoghi diversi nella baia a seconda della posizione ritenuta migliore per lo sviluppo dei traffici commerciali e della pesca. 


La Moschea Jame Asr Assamil Bolkian

Iniziamo la visita della città fermandoci alla moschea Jame Asr Assanil Bolkian: è la più grande del Brunei, rispecchia tutta la sontuosità del potere temporale del sultano. Fu costruita nel 1992 per celebrare il 25°anno di regno dell’attuale sultano che, essendo il 29°della sua dinastia, ha fatto ornare il complesso con 29 cupole dorate. Quattro minareti-terrazzo dominano l’ambiente circostante. L’interno è sontuoso, di notevoli dimensioni, abbellito da innumerevoli tappeti sparsi nella sala di preghiera degli uomini.











Il Palazzo del Sultano

Il palazzo del sultano è sfarzoso, sormontato da cupole d’oro e risulta essere la residenza privata più grande al mondo. Non si scorge che una cupola in fondo a immensi giardini curatissimi, protetti da una imponente cancellata.

 

Si tratta di una dimora costata 1,4 bilioni di dollari denominata “palazzo della luce e della fede”. Per la sua costruzione è stato impiegato marmo italiano per le 48 scale, granito di Shangai, vetro inglese, la miglior seta cinese e ovviamente oro, tanto oro per cupole e abbellimenti vari. L’enorme edificio contiene 1778 stanze di cui 257 bagni, la sala dei banchetti può ospitare fino a 5000 persone, la moschea ne può contenere 1500, il garage ha 1100 posti, nella stalla possono essere ospitati 200 cavalli, le piscine sono cinque, il tutto su una superficie di 200.000 mq. 






Moschea Omar Ali Saifuddien

La moschea Omar Alì, intitolata al padre dell’attuale sovrano che la fece costruire nel 1958 con una spesa di 5 milioni di dollari americani. Il minareto, alto 44 metri, è la costruzione più elevata della città, nessun’altra la può superare in altezza, pena l’abbattimento, come già è accaduto per una torre della Islamic Bank of Brunei.

 

L’interno della moschea è notevole ed elegante.  Anche qui pareti e pavimenti sono rivestiti di pregiato marmo italiano, le vetrate istoriate sono state realizzate con cura artigianale dagli inglesi, i lussuosi tappeti provengono dall’Arabia Saudita. Tre milioni e mezzo di tessere formano il mosaico veneziano dell’interno della cupola principale. Il complesso sorge in una laguna artificiale e si presenta con la facciata esterna di uno splendore straordinario.












Royal Regalia Centre  (Museo dei doni fatti al Sultano)

Situato a Jalan Sultan, questo museo è dedicato al sultano Hassanal Bolkiah. Ė stato istituito per celebrare l’anniversario dell'incoronazione del Sultano come il re del Brunei. Trattasi di una revisione storica della vita presente del Sultano. Questa è narrata attraverso immagini familiari con testi narrativi dettagliati in cui il sultano è evidenziato attraverso molti dei suoi ritratti e un ologramma.

 

Centro dove sono raccolti tutti i regali donati all’attuale sultano dai vari paesi del mondo.




Il carro d'oro a grandezza naturale utilizzato per trasportare il sultano attraverso la città durante il suo giubileo d'argento del 1992


Tomba del Sultan Bolkiah

La tomba reale del 5° sultano del Brunei Bolkiah (1473-1521), navigatore amante del canto e della bella musica.


Soprannominato “ammiraglio canterino”, suonava il liuto e il tamburo mentre masticava pepe piccante, requisiti che lo resero famoso. Morì sulla sua nave di ritorno da un lungo viaggio, quando Brunei era la capitale di un vasto impero. Nell’elegante mausoleo, un elaborato gazebo in cemento protegge l’imponente sarcofago, sul quale sono scolpite antiche figure e simboli in stile mussulmano, cinese e giavanese.


Navigazione lungo il Brunei river.

Il fiume Brunei è un fiume che scorre attraverso Brunei  e si getta nel Brunei Bay in direzione nord-est.

Il corso superiore del fiume è una fonte importante di acqua dolce per la parte occidentale del paese.






Visitiamo un’abitazione




Osservando i monumenti della città