Palazzo Leoni Montanari

Palazzo Leoni Montanari è un edificio barocco sito a Vicenza e risalente al 1678. Ospita al suo interno un importante museo (noto come le Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari) in cui sono raccolti alcuni capolavori della pittura veneta del Settecento e una collezione di antiche icone russe.

Il palazzo nacque dall'esigenza della famiglia Leoni Montanari di promuoversi socialmente all'interno della nobiltà vicentina. La famiglia si era infatti guadagnata nel corso della seconda metà del Seicento una solida posizione nella produzione e commercio dei tessuti e la costruzione dell'edificio serviva da testimonianza alle proprie ambizioni di emancipazione sociale. Il palazzo fu eretto laddove i Leoni Montanari già possedevano i propri stabili, accogliendo all'interno dell'abitazione sale per la filatura della seta. Questa scelta ebbe ripercussioni sullo stile della facciata e degli interni, che si distaccavano quindi dal classicismo rinascimentale di Andrea Palladio.

La costruzione fu ultimata in due fasi distinte e ebbe termine solo nella seconda metà del Settecento. Il progetto è stato probabilmente firmato dall'architetto lombardo Giuseppe Marchi e dall'impresa edilizia dei Borrella. Furono chiamati ad operare notevoli artisti come i pittori Giuseppe Alberti e Ludovico Dorigny, lo scultore Angelo Molinari e la famiglia di Andrea Paracca, rinomati stuccatori di Valsolda. Le decorazioni del 1692 ebbero come tema la mitologia greca-romana e furono realizzate con gli affreschi di Paolo Pagani.

Dopo alcuni ulteriori passaggi di proprietà, nel 1908 la prestigiosa residenza cittadina diveniva proprietà della Banca Cattolica Vicentina, divenuta nel 1930 Banca Cattolica del Veneto. L'istituto bancario fece di Palazzo Leoni Montanari la propria sede sociale, stabilendovi la direzione generale.

Nel gennaio 1990 subentrò il Banco Ambrosiano Veneto che scelse di liberare l'edificio dalle funzioni di rappresentanza e di renderlo sede delle sole attività legate alla politica culturale dell'istituto. Nel corso degli anni novanta Palazzo Leoni Montanari è stato sede di numerose iniziative culturali come mostre, convegni e concerti.

 

La proprietà ora è di banca Intesa Sanpaolo che l'ha inserita all'interno dei circuito Gallerie d'Italia.


Sul primo pianerottolo dello scalone di ingresso si trovano le statue delle quattro Stagioni: Primavera, Estate, Autunno e Inverno (opera di Andrea Paracca).


Il Salone di Apollo

La decorazione pittorica della sala è interamente opera di Giuseppe Alberti.

 

Sul soffitto del salone è raffigurato il Trionfo di Apollo.


Alle pareti si trovano due affreschi la cui cornice ad arazzo ricorda la manifattura tessile della famiglia Leoni Montanari.

 

In un affresco è raffigurata la Strage dei Niobidi, mentre l'altro Apollo e Marsia.


Apollo e Marsia


Sala dei Quattro Continenti.

Sopra le porte della sala sono raffigurate a stucco: Asia ed Europa, Africa e America.

 

Agli angoli della sala si trovano le statue allegoriche di Concordia, Eloquenza, Ponderazione e Conoscenza.




La Galleria della Verità

La Galleria della Verità è l'apoteosi della decorazione barocca.

 

Artefici delle pitture furono Giuseppe Alberti e Louis Dorigny, mentre gli stucchi furono realizzati da Andrea Pelli in collaborazione con Girolamo Aliprandi.


Il Tempo, la Verità e la Giustizia che rivendicano la Verità





Calliope, Bacco, Mercurio e Pegaso




La Sala degli Stemmi

Caratterizzano la Sala degli Stemmi le sovrapporte con Putti che reggono scudi nei quali sono raffigurati lo stemma dei Leoni Montanari e gli stemmi delle casate nobili con le quali i membri della famiglia si erano coniugati.




La Sala dei Fauni

Così chiamata per le figure mitologiche dei boschi raffigurate.




Sala dell'Eneide

La sala seguente è  così chiamata per le decorazioni pittoriche realizzate da Louis Dorigny che ricordano il poema epico di Virgilio.



Pietro Longhi – La vita veneziana nel settecento




Canaletto

Capriccio con chiesa gotica e laguna


Francesco Guardi

Piazza San Marco verso San Geminiano



Veduta di Vicenza con celebrazione allegorica di Andrea Palladio (Francesco Zuccarelli - 1746/1752)


Il Ratto d'Europa (Francesco Zuccarelli - 1740/1745)



Il capolavoro di Agostino Fasolato: la Caduta degli Angeli ribelli (1750 ca.), realizzato scolpendo 64 figure in un unico blocco di marmo di Carrara.



Loggetta di Zefiro e Clori


Grotta di Eolo



Fontana di pietra e a forma di conchiglia con le raffigurazioni di Venere e Giunone.