Ain Karem


Chiesa incontro Maria e Elisabetta

 Il nome in ebraico significa “sorgente della vigna”, forse più semplicemente “sorgente di Karem”. Si tratta di un villaggio a circa 8 km. ad ovest di Gerusalemme. Qui la tradizione ha sempre ritenuto che abitasse il sacerdote Zaccaria e la moglie Elisabetta, dove sono ambientati gli episodi evangelici dell’incontro di Maria con Santa Elisabetta, sua cugina, il canto del Magnificat, la nascita di Giovanni Battista. Il villaggio durante il Medioevo era chiamato S. Giovanni in Montagna. Il nome del villaggio non è indicato nella narrazione evangelica, dove si dice che Maria dalla città di Nazareth andò  a trovare sua cugina Elisabetta: “In quei giorni Maria si alzò  e andò  in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò  Elisabetta (Lc 1,39-40).

 Alcuni autori, anche recenti, hanno proposto come patria del Battista la città sacerdotale di Hebron, posta nel cuore della montagna di Giuda; altri hanno pensato che nel testo vi fosse scritto non Juda, ma Juttah, città a 12 Km a sud di Hebron. Ma queste località proposte non hanno nessun appoggio nella tradizione che è invece solidamente stabilita per Ain Karem con documenti archeologici e letterari. Nel II sec. d. C. vi fu eretto un santuario pagano, come a Betlemme, dedicato a Venere, per distruggere i ricordi cristiani. 

 Nel VI sec. il pellegrino Teodosio (530) valuta la distanza da Gerusalemme al luogo dove abitò  Elisabetta a circa cinque miglia. Il Calendario della Chiesa di Gerusalemme del VII-VIII sec.,  elencando i pellegrinaggi ai santuari, dice: “Al 28 agosto nel villaggio di Enquarim nella chiesa della giusta Elisabetta si fa memoria di lei”: Mentre nel periodo bizantino predomina il ricordo di Elisabetta, nel medioevo compaiono, distinti in due santuari, i ricordi, sempre più chiari, dei fatti evangelici. Nel santuario del paese c’è la venerazione di Zaccaria e la nascita di Giovanni Battista, mentre nel santuario in collina la visitazione di Maria a S. Elisabetta. Entrambi i santuari sono gestiti dai Francescani. 









Chiesa superiore




Santuario di S. Giovanni Battista



Nel V sec. i Bizantini vi costruirono una cappella per ricordare la nascita di S. Giovanni Battista. Fu distrutta dagli Arabi. I Crociati la ricostruirono ampliandola nel XII sec. Saladino la trasformò  in un caravanserraglio. Venne ricuperata nel 1621 e restaurata nel 1675 in stile spagnolo. Nel 1939 fu ristrutturata nella forma odierna dall’arch. Antonio Barluzzi.  E’ a tre navate. A sinistra dell’altare maggiore si trova la grotta dove secondo la tradizione, sarebbe nato Giovanni Battista. Un medaglione in marmo ricorda la nascita. All’esterno tutto l’insieme si presenta come una fortezza al centro di Ain Karem. Nel cortile, davanti alla chiesa, in mattonelle di maiolica è presentato il cantico di Zaccaria, il “Benedictus” in tante lingue diverse.