Napoli - parte seconda


Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco


La chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, o più semplicemente del Purgatorio ad Arco, è una chiesa barocca di Napoli situata su via dei Tribunali, nel centro antico della città.

La chiesa fu eretta nel 1616 su un progetto di Giovanni Cola di Franco e di Giovan Giacomo Di Conforto su commissione di diverse famiglie nobili napoletane e con l'obiettivo di realizzare un luogo di sepoltura per le persone povere della città, senza famiglia e senza casa.

Tra le famiglie committenti spicca quella dei Mastrillo, che con i fratelli Geronimo e Francesco furono i principali contributori all'erezione della chiesa che, al tempo, si occupava di scarcerare, dei poveri per debiti di affitti, di seppellire i morti, di vestire i bisognosi ed altro. Vanno comunque ricordati altre famiglie che contribuirono alla nascita dell'istituzione, come i Muscettola, Alfonso Brancaccio, Fabrizio Caracciolo di Brienza, Diomede e Marcantonio Carafa ed infine Antonio Carmignano.

Il toponimo "ad Arco" deriva dalla presenza sul decumano maggiore, nel crocevia con via Nilo e via Atri, di un torrione di epoca romana (da alcuni ritenuto altomedievale), la cosiddetta torre d'Arco, aperto ai quattro lati da altrettanti fornici tramite i quali era garantito il passaggio. Al di sotto del torrione aveva sede il seggio d'Arco, suddivisione minore del sedile di Nilo. La torre dava il nome in età altomedievale ad una zona della città presso il decumano maggiore detta regio de arcu cabredato.

La chiesa superiore venne consacrata nel 1638 ed aperta al culto, mentre quella inferiore fu completata intorno al Settecento per poi essere destinata a sepoltura delle anime pezzentelle (anime povere) Tale diritto fu riconfermato anche da Isabella Mastrilli (1682-1761) che nel 1742 istituì lo ius sepolturae (diritto di sepoltura) in chiesa.

 

Le chiese furono aperte ai fedeli fino al terremoto dell'Irpinia del 1980, allorché fu poi compromessa la stabilità della chiesa del piano inferiore e dunque chiuse entrambe. Dopo alcuni lavori di restauro, fu riaperta al culto nel 1992.








Museo Archeologico Nazionale

E’ un museo statale italiano. Questi è ricco di opere d'arte e manufatti, disposti su una superficie espositiva di 12.650 m².

 

l museo è ospitato nel palazzo degli Studi, costruito nel 1585 come caserma di cavalleria. L'edificio ha una certa rilevanza architettonica, essendo uno dei più imponenti palazzi monumentali di Napoli. 







Il Maschio Angioino

Castel Nuovo, chiamato anche Maschio Angioino o Mastio Angioino, è uno storico castello medievale e rinascimentale, nonché uno dei simboli della città di Napoli.

Il castello domina la scenografica piazza Municipio ed è sede della Società napoletana di storia patria e del Comitato di Napoli dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Nel complesso è situato anche il Museo Civico, cui appartengono la Cappella Palatina e i percorsi museali del primo e secondo piano.

 

La costruzione del suo nucleo antico - oggi in parte riemerso in seguito ad interventi di restauro ed esplorazione archeologica - si deve all'iniziativa di Carlo I d’Angiò, che nel 1266, sconfitti gli Svevi, salì al trono di Sicilia e stabilì il trasferimento della capitale da Palermo alla città partenopea.


Il 13 dicembre del 1294 la sala maggiore di Castel Nuovo fu teatro della celebre abdicazione di papa Celestino V, l'eremita Pietro da Morrone, dal trono pontificio, colui che fece, secondo Dante il gran rifiuto e il 24 dicembre successivo, nella stessa sala il collegio dei cardinali elesse pontefice Benedetto Caetani, che assunse il nome di Bonifacio VIII e trasferì immediatamente la sua sede a Roma per sottrarsi alle ingerenze della casata angioina.

 

Alfonso d'Aragona, che aveva conquistato il trono di Napoli nel 1443, volle stabilire nel castello la funzione di centro del potere regale e una corte di magnificenza tale da competere con quella fiorentina di Lorenzo il Magnifico. La fortezza venne completamente ricostruita nelle forme attuali. Sul finire del XV secolo al castello fu aggiunta alla torre del beverello un'altra finestra crociata che sostituì la precedente bifora posta al terzo piano della torre.


L'ultimo evento importante, che qui si svolse, risale al 1799, quando vi fu proclamata la nascita della Repubblica Partenopea.









Via S. Gregorio Armeno

La via dei Presepi