La Città Proibita

La Città Proibita è il miglior esempio di architettura cinese imperiale.

Questo complesso era sede dell’imperatore.

La superficie di questa struttura è di 720 mila mq, una vera città nella città, circondata da mura alte 12 metri e bordate da un fossato d’acqua largo 50 metri.

In corrispondenza dei punti cardinali sono disposte le porte d’ingresso: a sud la Porta del Meriggio, a nord la Porta del Valore divino, a est la porta dei Fiori dell’Est e a ovest quella dei Fiori dell’Ovest.

La città proibita fu concepita come rappresentazione dello spazio celeste.

L’imperatore era associato alla stella polare attorno alla quale ruotano le altre stelle, quindi a lui erano dedicati i padiglioni principali dove esercitava le sue funzioni di comando, ogni edificio laterale rappresentava una stella.

Il complesso è costituito da una serie di edifici in origine realizzati principalmente in legno, motivo per cui erano facilmente incendiabili.

È denominata Città Proibita perché era interdetta al popolo.

All’interno, oltre all’imperatore e alla sua famiglia, risiedevano migliaia di persone, tutte al loro servizio.

Nella città proibita si trovano tantissimi edifici, pare ottocento per un totale di 9999 stanze, ciascuno denominato con termini aulici quali Palazzo della Perfetta Armonia, dell’Armonia Protettrice, della Purezza Celeste, della Tranquillità Terrestre, della Quiete e della Longevità … e moltissimi altri.

La loro costruzione risale agli anni venti del 1400, quando la capitale da Nanchino fu trasferita a Pechino dall’imperatore Yongle.



Lasciata la piazza Tienanmen,

La Porta Meridiana (Wumen) è simile ad una fortezza ed è il vero e proprio ingresso alla Città Proibita. La porta era riservata unicamente all’Imperatore, che la attraversava al suono dei tamburi e campane mentre si dirigeva alla Sala della Suprema Armonia. Dal balcone di questa porta l’imperatore assisteva alle parate militari durante le cerimonie per celebrare l’inizio del nuovo calendario. 

 Attraversata questa porta ci si trova nella Città Proibita.


All’interno della città proibita si trovano tantissimi edifici, pare ottocento per un totale di 9999 stanze, ciascuno denominato con termini aulici quali Palazzo della Perfetta Armonia, dell’Armonia Protettrice, della Purezza Celeste, della Tranquillità Terrestre, della Quiete e della Longevità … e moltissimi altri. Alcuni edifici erano riservati all’imperatore, altri ospitavano i suoi consiglieri, gli eunuchi di corte, le concubine imperiali e le migliaia di persone che facevano parte della corte e dei servitori. È impossibile vederli tutti perché gli spazi sono veramente grandi e il tempo è tiranno, però attraversando i cortili e le vie interne si possono apprezzare l’eleganza e la raffinatezza degli stili architettonici che li caratterizzano. La loro costruzione risale agli anni venti del 1400, quando la capitale da Nanchino fu trasferita a Pechino dall’imperatore Yongle.




Di fronte abbiamo la porta della Suprema Armonia.

Per raggiungere la porta della Suprema Armonia  dobbiamo superare i ponti di marmo sopra il fiume dell'acqua d'oro. 

I ponti su questo corso d’acqua sono cinque. Il fiume scorre da ovest verso est in un letto disegnato come fosse la cintura di giada indossata dagli ufficiali.

 I cinque ponti sono simbolo delle cinque virtù cardinali del Confucianesimo: Ren (benevolenza, umanità, bontà), Yi  (giustizia, rettitudine, equità), Li (ordine, regole di condotta, ideale), Zhi (saggezza, intelligenza, ingegno), Xin (verità, tener fede alla parola data, sincerità, coerenza).




Questo fiume scorre da ovest verso est in un letto disegnato come fosse la cintura di giada indossata dagli ufficiali.


La porta della Suprema Armonia.

Questa porta è stata costruita nel 1420, distrutta da un incendio nel 1888 e ricostruita l’anno seguente. Il soffitto è uno splendore di smeraldo e oro. Superando la porta si possono osservare a est la Sala della Gloria Letteraria che contiene la biblioteca imperiale; a ovest la Sala del Valore Marziale (nella cultura cinese le funzioni accademiche e militari sono spesso contrapposte). 


Prima di raggiungere la porta troviamo una coppia di leoni: la leonessa è ritratta con un cucciolo sotto la zampa, il maschio con una palla.

 I leoni cinesi, creature di aspetto vivace e dalla ricciuta criniera, vengono rappresentati di solito in coppia, all’esterno degli edifici importanti.

Dalla porta della Suprema Armonia vediamo, alle nostre spalle, la porta Meridiana e i cinque ponti  di cui si è parlato in precedenza.

Superata la porta della Suprema Armonia abbiamo di fronte il Palazzo della Suprema Armonia e tra le due scalinate la meridiana imperiale.

In questo palazzo l'imperatore svolgeva le sue funzioni statali.


La Sala della Suprema Armonia è la prima delle tre grandi sale dove l’imperatore svolgeva le sue funzioni statali. Di fatto egli riservava la sala a occasioni più importanti, quali: la proclamazione degli imperatori; la celebrazione del primo giorno dell’anno; il solstizio d’inverno; la festa di primavera; il compleanno dell’imperatore; l’annuncio della lista dei candidati che avevano passato l’esame imperiale per entrare a far parte dell’elite amministrativa. Questa sala è costruita su una piattaforma a tre piani. Fu per molti anni l’edificio più alto di Pechino perché una legge vietava alle persone comuni di erigere costruzioni che la superassero. Due scalinate conducono alla sala, divisa da una lastra di marmo decorata su cui veniva posta la portantina dell’imperatore. All’interno si trova il trono imperiale. 


I Calderoni Bronzei che venivano riempiti di acqua in caso d’incendio.



Nella sala 24 pilastri rossi, di cui i sei centrali decorati con draghi dipinti in oro, reggono il soffitto a cassettoni anch’esso riccamente decorato con prevalenza di tonalità di verde. La maestosità di questo ambiente permette facilmente di immaginare il senso di potenza e grandiosità che il Figlio del Cielo doveva ispirare ai suoi sudditi durante le assise. Il rigido cerimoniale di corte obbligava tutti a ritualizzare ogni comportamento in presenza dell’imperatore.



I guardiani del tetto in numero dispari, associati con l'acqua, dovevano difendere l'edificio dal fuoco.


Lasciato alle spalle l'enorme piazzale con il palazzo della Suprema Armonia,

entriamo in un altro enorme piazzale.

Qui si vede: sulla destra la Sala dell'Armonia e sulla sinistra il Palazzo dell'Armonia Perfetta.


Dietro il Palazzo dell’Armonia Suprema, un po' nascosto, troviamo il Palazzo ove si trova la Sala dell’Armonia Perfetta (Zhonghedian), dove erano ricevuti i ministri del Ministero dei Riti. In questo palazzo l’imperatore sostava per preparare le preghiere rituali prima di recarsi al Tempio del Cielo o all’Altare della terra per compiere i sacrifici rituali.


Successivamente troviamo il Palazzo dell’Armonia Protettrice).    

In questo palazzo si trova la Sala dell’Armonia protetta (Baohedian- Questa era utilizzato per i banchetti imperiali in onore degli ambasciatori dei paesi tributari e non. Qui l’imperatore presiedeva alle fasi finali degli esami d’ammissione all’amministrazione pubblica. Sull’enorme lastra di marmo lungo la scalinata si vede il bassorilievo di un dragone che vola tra le nubi.