Lago di Tiberiade


Il lago di Tiberiade è chiamato anche lago di Genezareth, o mare di Galilea o di Yam Kinneret. Quest’ultimo nome è usato fin dal Vecchio Testamento e significa nell’ebraico come nell’aramaico, sia lago che mare ed ha la forma di una lira. Situato a 210 m. sotto il livello del mare misura circa 21 km di lunghezza per 12 km di larghezza. E’ profondo da 40 a 50 m. con una superficie complessiva di circa 165 kmq. È il lago d’acqua dolce più vasto di Israele. Questo è di chiare origini vulcaniche e si è formato da un vulcano spento; infatti, tutte le colline attorno sono costituite da eruzioni laviche, ed è alimentato dal fiume Giordano che lo attraversa.  Questi entra nel lago nei pressi dell’antica città di Bethsaida e fornisce al lago per i tre quarti dell’acqua che riceve ogni anno. Ne esce accanto al luogo del battesimo “Yardenit”, all’estremità meridionale del bacino, proseguendo poi verso il mar morto.  La cornice del lago è affascinante nel silenzio delle sue colline. Gesù incominciò  ad annunciare il Regno di Dio sulle sponde di questo lago. La parte essenziale della sua vita pubblica e molti dei suoi miracoli si svolsero intorno a questo lago. Tra queste “Gesù che cammina sulle acque” – “E com’ebbero vogato circa venticinque o trenta stadii, videro Gesù che, camminando sul mare, si accostava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro “Son io, non temete”. (Gv. 6, 19/21). Le sue sponde sono scoscese e sprofondano rapidamente, alternate da brevi tratti di spiaggia. Negli ultimi anni, ampie zone sono state attrezzate per il turismo ed i weekend. All’intorno ci sono brulle colline. Le più note sono le Alture del Golan, da dove si può  ammirare la bellezza e la forma del lago.

A causa della posizione geografica è soggetto a improvvise, brevi e violente tempeste, come leggiamo anche nel Vangelo. La regione attorno al lago, ai tempi di Gesù, era ricca di vegetazione con frutteti e popolata lungo le sponde di villaggi che vivevano di pesca e di agricoltura. Si comprende così l’espressione del Vangelo “Gesù passava di villaggio in villaggio annunciando la buona Novella”.

Intorno al lago, l’unica grossa cittadina è Tiberiade, costruita da Erode Antipa, figlio di Erode il Grande che la face sua capitale e la chiamò  così in onore dell’Imperatore Tiberio. Essendo all’inizio abitata da stranieri raccolti in Galilea, gli ebrei non volevano abitarci ritenendola legalmente impura perché costruita sopra una vecchia necropoli; quando fu tolto l’interdetto divenne la più popolosa della Galilea e centro culturale.

Tiberiade divenne uno dei centri sacri più importanti di Israele e rivesti un ruolo di primo piano nella ridefinizione dei riti sacri ebraici, dopo che un decreto, approvato dopo la vittoria definitiva dei romani nel 70 d.C., aveva vietato di compiere sacrifici all’interno del tempio di Gerusalemme. A partire dalla fine del secondo secolo la città divenne sede del sinedrio (antica corte suprema di Israele).

Nel 1837 questa città venne quasi completamente distrutta da un terremoto.

 

I terreni attorno al lago sono ben coltivati con la formazione di vari Kibbutz (fattorie) dove si produce quanto serve per la vita quotidiana comprese le scuole e il tempo libero. Da ricordare il Kibbutz di Ginosar, dove viene conservata una barca del 1° sec. chiamata la barca di Gesù.