Sorrento


Posta in pittoresca posizione su una terrazza tufacea sul Golfo di Napoli, Sorrento è la cittadina più famosa della costiera Sorrentina. Nota località di villeggiatura fin dai tempi antichi, Sorrento affascina turisti e visitatori con i suoi scorci mozzafiato, il paesaggio di giardini e agrumeti, le marine, il suggestivo centro storico, un’interessante architettura storica e religiosa, l’antica tradizione della tarsia e dei merletti.

E’ patria del grande Torquato Tasso.

 

Questa è una città millenaria influenzata nei secoli da culture diverse: greci, romani, normanni, aragonesi son tutti passati di qui lasciando, ciascuna civiltà, la propria impronta e ricevendone in cambio i frutti di una natura generosa e i paesaggi struggenti di uno dei tratti di costa più belli al mondo.













Chiesa di San Francesco

La chiesa è stata fondata nella prima metà del XVIII secolo da Sant'Antonino, il patrono di Sorrento, ed è nata inizialmente come oratorio, prima di essere convertita in chiesa nel XIV secolo dai frati francescani. L'edificio religioso è stato interamente ricostruito nel 1926.




Il Duomo

La cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo è una chiesa monumentale di Sorrento; è cattedrale dell'arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia ed è sede parrocchiale.

Questa Cattedrale di Sorrento sorge nel centro storico della città costiera a partire dal X-XII sec. d. C., quando, dal luogo che oggi ospita il Cimitero sorrentino, fu trasferita all’interno della cinta urbana nella chiesa dedicata ai Santi Felice e Bacolo, ed era dedicata prima a San Severo, vescovo di Napoli, e in seguito a San Renato, vescovo di Sorrento.

In un documento del XII sec. è riportato che il Cardinale Riccardo de Albano, il 16 marzo 1113, consacrò l’attuale Cattedrale dedicandola alla Vergine Maria Assunta in cielo ed agli Apostoli Filippo e Giacomo il Minore; in seguito questa venne più volte ampliata sia dall’arcivescovo Domizio Falangola (1450), che dal Cardinale Francesco Remolines (1505).

 

Dopo la terribile invasione dei Turchi nel 1558, fu interamente riedificata da Mons. Giulio Pavesi, per essere definitivamente trasformata in stile barocco, come attualmente si ammira, dagli arcivescovi Didaco Petra e Filippo Anastasio nel 1700. Dell’antica facciata si conserva solo l’ingresso del XIV sec., adorno di due colonne di marmo rosa, resti di antichi templi pagani aventi sui piedistalli scolpito lo stemma dell’arcivescovo Lelio Brancaccio (1571 -1574).




Il soffitto centrale è interamente dipinto su tela, opera di Francesco Francareccio, mentre i quadri centrali sono di Oronzo e Nicola Malinconico (1711), e rappresentano i primi martiri sorrentini del II sec., ed i compatroni della Diocesi.



Fonte battesimale

Nella prima cappella, entrando a destra, il fondo è ricco di bassorilievi marmorei di Adrea Pisano (1340), ove al centro vi è il Fonte Battesimale in cui venne battezzato nel 1544 il poeta Troquato Tasso.





Degni di rilievo sono la cattedra marmorea episcopale, colorito accostamento di parti provenienti da templi romani con altre prettamente cinquecentesche, ed il pulpito posto di fronte, della stessa epoca, ricco di un bassorilievo che raffigura il Battesimo di Gesù, avente nel sottostante altarino una pregevole tavola di Silvestro Buono (1573).


Nell’elegante cappellone del Santissimo Sacramento si ammira un grande Cristo in Croce (XV sec.) posto in un’artistico trono, anch’esso di legno scolpito e dipinto del XVII sec.





Santuario della Madonna del Carmine

Questo Santuario si affaccia sulla Piazza Tasso. La Chiesa dedicata alla Beata Vergine del Carmelo con annesso campanile. Essa risale alla seconda metà del Cinquecento (1572), periodo in cui l’Arcivescovo Lelio Brancaccio ne affidò la costruzione ai Padri del Carmine Maggiore di Napoli. La Chiesa ha conservato della prima costruzione solo i due portali in piperno a fornice quadrata con una decorazione ad ovuli e dentelli; essa, infatti, fu danneggiata più volte per cui fu ricostruita nel XVII secolo secondo un impianto secentesco. All’interno presenta una navata unica ed altari laterali. L’abside è decorata con dipinti che raffigurano alcuni episodi della vita della Madonna (Sant’Anna con la Vergine bambina, l’Assunzione di Maria, l’Annunciazione). Sull’altare maggiore c’è una copia della Madonna Bruna (l’originale si trova nella chiesa Carmine a Napoli). Molteplici i dipinti presenti della scuola napoletana: sulla parete destra Madonna con Bambino; Madonna che porge il velo a Santa Maria Maddalena, Sant’Andrea e Santa Teresa d’Avila, e un altro dipinto nella cappella dei SS. Martiri.