I Reales Alcazares


 

 

 

I Reales Alcázares de Sevilla (Palazzi Reali) è un palazzo reale situato in centro città, progettato e costruito dai Mori. E’ un esempio perfetto di architettura mudejar, ed è la residenza reale ancora in uso più antica d’Europa. Assieme alla Cattedrale e all’Archivio delle Indie è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987. Il palazzo è in realtà un complesso monumentale che comprende edifici per una superficie totale di 17.000 metri quadri e un giardino di 7 ettari. Questo complesso si è sviluppato dall’XI al XVI secolo diventando negli anni una vera e propria cittadella fortificata.

 

I Reales Alcázares sono stati il centro di potere di civiltà, culture e dinastie diverse, dagli Almohadi ai re cristiani, che qui hanno lasciato la propria eredità storica. Un esempio perfetto è il meraviglioso Palacio Mudéjar edificato da Pedro I.



La Puerta del Leon è la porta d’ingresso al palazzo, ricavata dalle mura arabe di Siviglia risalenti al dodicesimo secolo. Prende il suo nome dal mosaico posizionato subito sopra l’arco risalente al 19° secolo, che ritrae un leone che tiene una croce tra i suoi artigli. -




Palazzo del re Pietro

 

Una porta affiancata da due archi cechi e al piano superiore una trifora e due bifore in una fitta trama di decorazioni mudéjar.


Salon del Almirante

Deve il suo nome alla Corte dell'Ammiragliato di Castiglia, che qui aveva la sua sede. La Sala dell'Ammiraglio faceva parte della "Casa de Contratación de las Indias", un'istituzione fondata nell'Alcazar di Siviglia nel 1504 da Isabella la Cattolica dopo la scoperta dell'America per la regolamentazione del commercio tra la Spagna e il Nuovo Mondo.

 

ui è dove il capo pilota Américo Vespucio, Magallanes ed El Cano hanno tracciato la prima circumnavigazione del mondo e Juan de la Cosa ha realizzato la prima mappa del mondo della storia. Questa camera è decorata con dipinti storici del XIX e dell'inizio del XX secolo. Oggi è la nostra Sala Conferenze.








Il Patio del Yeso (cortile di gesso) fu scoperto da Tubino alla fine del XIX secolo. Composto da un patio rettangolare, con al centro una piscina e intorno sono distribuite le stanze. In epoca almohade c'erano due portici che si aprivano su questo patio, rimane solo quello meridionale, piccolo gioiello almohade; È formato da un arco centrale più grande, in asse con la porta della stanza retrostante, affiancato da tre archi minori su colonne per lato. La struttura del portico è piatta, in modo che gli archi non reggano il peso, sono decorativi.

La decorazione di queste tele è realizzata con lavorazione sebka, tipicamente almohade e sivigliana.

 

Nella sala, dietro il portico, sono recentemente apparsi resti di decorazione pittorica con motivi geometrici del XII secolo e motivi floreali del XVI secolo.