Mandalay

È capoluogo della provincia omonima (34.253 km², 4.581.000 ab.) e porto commerciale sul fiume Irrawaddy. È sede di industrie tessili, metalmeccaniche, alimentari e del legno. L'abitato si estende intorno al nucleo storico, racchiuso da mura, dove si trovano templi, monasteri, vasti parchi e il Palazzo Reale. Fu capitale del Regno birmano fino all'occupazione britannica del 1885.



Il Palazzo Reale

Questo palazzo, attorno alle mura, ha un fossato largo più di 60 metri. Le mura merlate hanno 48 bastioni e  quattro grandiose porte.








La Pagoda Mahamuni


Per quanto riguarda questa pagoda la Kuthodaw, un monaco ogni mattina alle quattro, fino alla morte, ha il compito di lavare il viso e i denti al budda. C’è sempre gente che assiste con la speranza di accaparrarsi l’asciugamano che viene usato una sola volta. Il viso della statua è sempre lucido, mentre il corpo è tutto oro. Solo agli uomini è consentito assistere a queste operazioni!

 

 Ogni persona, dopo aver fatto l’offerta, può percuotere la campana; chi sente è solito rispondere “con pace, senza gelosia”, così entrambi acquistano meriti. In casa, invece della campana, si può usare il triangolo. I meriti possono essere estesi anche agli spiriti. 

Il tempio di Mahamuni è uno dei luoghi di pellegrinaggio più sacri di tutta la Birmania, al pari della Roccia d’oro Kyaiktiyo e dei templi della piana di Bagan.
































Mentre stiamo uscendo dalla pagoda incontriamo una processione. Le bambine e le ragazze davanti indossano abiti  eleganti: una sta andando al monastero per farsi monaca.  La fila è chiusa dalla mamma della bimba che porta i doni. C’è una grande cerimonia per questo evento: il novizio è presentato al monaco-anziano dai genitori. C’è tutto un cerimoniale durante il quale il novizio offre al monaco i doni, compresa la ciotola e l’abito; compiute tutte le procedure, compresa  la rasatura, il monaco consegna al novizio tutto ciò che gli è consentito possedere: l’abito che indosserà e la ciotola per la raccolta.