Siena - Duomo - seconda parte


La Cripta del Duomo

La cripta del Duomo di Siena è un complesso di archeologia medievale, situato sotto la cattedrale e riscoperto solo nel 1999. Contiene una serie di affreschi duecenteschi che furono sigillati pochi decenni dopo la loro stesura, per questo si presentano oggi con colori straordinariamente brillanti, facendone pressoché un unicum nella storia dell'arte.



















Percorso porta del cielo

La cattedrale apre la sua porta alle sommità della fabbrica: una serie di locali mai aperti al pubblico, in cui per secoli nessuno è potuto accedere, se si eccettuano le maestranze dirette dai grandi architetti che si sono avvicendati nei secoli. Una volta giunti sopra le volte stellate sarà possibile camminare 'sopra' il sacro tempio e ammirare suggestive viste panoramiche 'dentro' e 'fuori' della cattedrale. La "porta del cielo" si apre ai visitatori come salissero attraverso la scala apparsa in sogno a Giacobbe il quale al risveglio esclamò: «Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo».

 Una scala a chiocciola in un angolo della chiesa conduce in alto dove inizia la visita. Attraverso stretti corridoi e passaggi esterni si effettua un giro di tutto il Duomo. In alcuni momenti si cammina dentro, ammirando le decorazioni del Duomo e altre volte si passa esternamente con la vista sulle colline toscane.






Il Duomo nuovo e il  Facciatone

Nel 1339 si decise di ampliare il Duomo, facendo in modo che l'attuale ne diventasse solo il transetto. Il progetto prevedeva la costruzione di tre nuove navate, con quella centrale che si sarebbe innestata nella chiesa già esistente all'altezza della cupola; inoltre doveva essere costruita una grande abside semicircolare con deambulatorio e cappelle radiali. A causa di vari imprevisti e della peste del 1348, nel 1357 si interruppero i lavori. Ciò che oggi vediamo è il frutto di quegli anni di lavoro ed è chiamato "il Duomo Nuovo". Infatti si riuscì ad innalzare la navata destra e la facciata (popolarmente detta il "Facciatone"). Oggi la navata destra, di cinque campate, ospita in parte il Museo dell'Opera del Duomo. Sul lato sinistro invece, in cui si vedono tre arcate con finestroni, fu invece costruito il Palazzo Reale.

 

Il Facciatone è attribuito a Giovanni d'Agostino, a cui si deve anche il portale laterale ogivale cuspidato del 1345, aperto sulla scalinata di piazza San Giovanni. Nella lunetta il Redentore benedicente è oggi un calco che sostituisce l'originale nel Museo dell'Opera. 






Il Battistero

Nel 1317 l'Opera del Duomo decise di allungare il coro del Duomo di due campate. Essendo però la parete di fondo del coro già a ridosso di una discesa scoscesa, l'unico modo era costruire sotto un nuovo edificio il cui soffitto supportasse il pavimento delle nuove campate del coro del Duomo. Si decise quindi di costruire un nuovo battistero in sostituzione di quello vecchio. I lavori vennero affidati all'allora capomastro dell'Opera Camaino di Crescentino, padre del più famoso Tino di Camaino. I lavori vennero ultimati nel 1325.

 Nel 1355-1382 il monumento venne provvisto di una facciata marmorea, in puro stile gotico senese, a opera di Domenico di Agostino, anche se i lavori vennero interrotti nel 1382 lasciando incompiuta la parte superiore e priva di rifiniture quella inferiore.

Nel secolo successivo il battistero si arricchì del fonte battesimale posto al centro, il pezzo più pregiato dell'intero monumento e opera di vari artisti tra cui Donatello e Jacopo della Quercia, e degli affreschi sulle volte e sull'abside a opera principalmente di Lorenzo di Pietro detto “il Vecchietta”.