Craco


Craco

 

Splendido “paese fantasma”, Craco si presenta come una scultura di origini medioevali circondata dai “Calanchi”. Distrutto nel 1963 da una frana, ha costretto la popolazione locale ad abbandonare il borgo per rifugiarsi nel nuovo comune di Craco Peschiera. Di Craco Vecchia restano le case in pietra aggrappate alla roccia e tra di esse si distingue la torre normanna in posizione dominante rispetto all’antico borgo. La struttura di questa vecchia cittadina, le cui case sono arroccate attorno al torrione che domina il centro, risale tra il 1154 e il 1168, diventando durante il regno di Federico II un importante centro strategico militare.


Questa cittadina una volta si poteva visitare, ora non più, perché pericolante. Percorrendo il corso principale, di questa cittadina si raggiungeva la vecchia piazza. Tra i palazzi nobiliari spiccano Palazzo Grossi, nei pressi della chiesa madre dedicata a San Nicola, coi suoi affreschi a motivi floreali e Palazzo Carbone, edificio della fine del quattrocento, con un ingresso monumentale. Accanto al vecchio Palazzo Maronna si eleva il torrione, definito dagli abitanti il “castello”, in quanto domina il paese e di cui è ancora possibile vedere l’originale portale d’ingresso e la torre con splendide finestre.














 

 

A nord di Craco vecchia sorge la chiesa della Madonna della Stella, di cui oggi si può ancora notare l’altare maggiore. 




I Calanchi