La Penisola di Valdes

Si raggiungere Trelew, città della provincia di Chubut, in Patagonia, che si trova nella penisola di Valdes, per iniziare la visita di questa penisola.

La penisola di Valdés  è una penisola situata lungo la costa atlantica nel settore chiamato Mare Argentino della Provincia di Chubut, in Argentina. Ha un'estensione di circa 3.625 km2. L'unico nucleo abitato è il villaggio di Puerto Pirámides, mentre la città più vicina è Puerto Madryn.
Costituisce l'estremità meridionale del golfo San Matias. Legata alla terraferma da un istmo di poco più di 6 km di lunghezza, forma all'interno del golfo San Matias il golfo San José, di cui l'istmo costituisce la parte meridionale. A sud dell'istmo invece la penisola forma un altro golfo, il golfo Nuevo.
È un'importante riserva naturale, designata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1999.

Mappa fornita dalla guida
Mappa fornita dalla guida






La costa è abitata da mammiferi marini.

La balena franca può essere avvistata nel Golfo Nuevo e nel Golfo San José, specchi d'acqua protetti, situati fra la penisola e la terraferma della Patagonia. Queste balene migrano in queste acque fra Maggio e Dicembre per l'accoppiamento e il parto poiché le acque nel golfo sono più calme e più calde che in mare aperto.
Il colore prevalente delle balene è il nero con macchie bianche casuali sul ventre e sulla schiena. La testa di questi enormi cetacei è molto grande, fino a un terzo del corpo e presenta appariscenti escrescenze callose. Il corpo è ricoperto dai pidocchi delle balene, cibo ambito dai volatili che, per cibarsene, spesso provocano ferite alla pelle dei cetacei. La bocca è dotata di un numero di fanoni variabile da 200 a 270, lunghi fino a 3 metri; le pinne pettorali hanno forma di ventaglio mentre quella caudale è arrotondata. Per allattare non hanno un vero capezzolo, ma dei fori che spruzzano in acqua una sostanza gelatinosa della quale i piccoli si cibano.

Puerto Piramides

Vistiamo Puerto Piramides, pittoresco villaggio turistico che costituisce la base ideale per organizzare incontri ravvicinati con l’abbondante fauna di questa regione.


Iniziamo con la navigazione nel Golfo Nuevo su un battello che ci porta a un paio di miglia dalla costa. Qui si ferma, spegne i motori per favorire l’avvistamento delle balene australi che in questo periodo stazionano a lungo nel golfo, fino a quando i piccoli sono pronti per avventurarsi nel mare aperto.


In breve tempo riusciamo a scorgere, non molto lontano, alcune balene, ciascuna ha con sé la prole, non dico i piccoli perché alla nascita pesano 1.000 Kg per 5 metri di lunghezza.

 

Osservando con attenzione, si percepisce chiaramente che mamme e cuccioli giocano, ma questi giochi, ci viene spiegato, sono finalizzati ad insegnare loro i comportamenti da adottare più tardi, durante la vita in mare aperto. 



Il colore prevalente delle balene è il nero con macchie bianche casuali sul ventre e sulla schiena. La testa di questi enormi cetacei è molto grande, fino a un terzo del corpo e presenta appariscenti escrescenze callose. Il corpo è ricoperto dai pidocchi delle balene, cibo ambito dai volatili che, per cibarsene, spesso provocano ferite alla pelle dei cetacei. La bocca è dotata di un numero di fanoni variabile da 200 a 270, lunghi fino a 3 metri; le pinne pettorali hanno forma di ventaglio mentre quella caudale è arrotondata. Per allattare non hanno un vero capezzolo, ma dei fori che spruzzano in acqua una sostanza gelatinosa della quale i piccoli si cibano.






Lasciato Puerto Piramides si prosegue per Punta Delgada.


L'interno della penisola è abitato da nandù: si tratta dei più grandi uccelli dell'America Latina, incapaci di volare. La struttura fisica è composta da un corpo forte e zampe massicce adatte alla vita terrestre. Il piumaggio è grigio o bruno con dei riflessi chiari. Il nandù pesa 20–25 kg ed è alto circa 135 cm. Non vi sono caratteristiche differenti che contraddistinguono i due sessi della specie.  E' paragonato allo struzzo.
 

Il guanaco (Lama guanicoe) è un camelide diffuso in Sudamerica; è alto 1,06 m al garrese e pesa intorno ai 90 kg. Come il lama, anche il guanaco presenta un manto doppio: uno più ruvido all'esterno e uno più soffice all'interno.



Il marà della Patagonia è un mammifero la cui forma morfologica ricorda sia la cavia (è infatti conosciuto anche come cavia della Patagonia) che la lepre, tuttavia la sua somiglianza alla lepre è un caso di convergenza evolutiva, ma non sono specie imparentate.



Il faro Punta Delgada.





I grandi cetacei: dall’elefante marino al leone marino, nella spiaggia di Punta Delgada.








Il giorno dopo partenza per raggiungere raggiungeremo Punta Norte, in località Estancia San Lorenzo, l’estremo nord/est della penisola passando per Caleta Valdes, una lunga striscia di sabbia bianca che spicca fra il blu del cielo e del mare, ma la visiteremo al ritorno perché in mattinata l’appuntamento è con i pinguini di Magellano.

 



Si tratta di una riserva, una grande distesa di terra-sabbia lungo la spiaggia dove crescono cespugli che offrono ai pinguini la possibilità di scavare facilmente le loro tane dove nidificare. 

Ė interessante sapere che maschi e femmine raggiungono questo luogo per “fare famiglia”: prima arrivano i maschi, preparano le tane, poi li raggiungono le femmine, ogni maschio sceglie la compagna, le mostra la “casa” e se è di suo gradimento, si forma la coppia. Lei depone due uova che covano a turno per quaranta giorni, alternativamente raggiungono il mare in cerca di cibo senza mai abbandonare le uova. Fra poco si schiuderanno perché novembre è il mese delle nascite.

E' una pinguinera grandissima che ospita oltre 500.000 esemplari.

Noi percorriamo un tratto di questa riserva grazie a percorsi delimitati da sassi, attenti a non intralciare il passaggio dei pinguini che trotterellando scendono al mare per cibarsi.



Passeggiamo a lungo in mezzo a questo “villaggio”, ci soffermiamo ad osservare questa perfetta organizzazione sociale e ad ascoltare le loro grida acute, il modo che hanno per comunicare fra di loro.



Ci troviamo in una pinguinera grandissima che ospita oltre 500.000 esemplari. 



Vediamo tantissime tane, riusciamo a scorgere anche le uova durante il cambio del turno di cova: avviene con una delicatezza straordinaria. Quello dei due che si allontana scivola via di lato, l’altro è già pronto ad adagiarsi sopra rapidamente per non lasciarle scoperte.


 Raggiungiamo la spiaggia dove alcuni pinguini si riposano in attesa di riprendere il turno di cova.




Il pinguino ci saluta



Il gufo (Athene cucicularia).

Il piccolo gufo dei vizcacheras è un simpatico gufo, l'unico che vive in tane che spesso si costruiscono sulla terra.


Raggiungiamo Punta Norte dove facciamo una tappa per vedere sull’immensa spiaggia le colonie di grossi cetacei che sonnecchiano al sole. Il panorama è bellissimo: cielo, mare, spiaggia piena di esemplari raggruppati in famiglie con adulti e cuccioli che, di tanto in tanto, si spostano pesantemente.



Lungo il percorso scorgiamo spesso mammiferi e volatili che popolano questa terra: guanachi che appartengono alla famiglia dei camelidi, marà, detti anche “lepre della Patagonia”; ciochi, volatili simili a struzzi e tanti uccelli più o meno grossi.


Visitiamo una fattoria il cui proprietario è emigrato da Torino, ora è gestita dai tre figli. Ė in atto la tosatura delle pecore, ce ne sono parecchie migliaia. I tosatori, con grande maestria e velocità, in pochissimi minuti privano del vello ciascuna delle malcapitate. Le preparano per la tosatura radunandole in un recinto così, una alla volta si sottopongono ignare all’operazione che le lascia nude.