Montalcino


Montalcino è un comune italiano di 5 920 abitanti della provincia di Siena.

È una località nota per la produzione del vino Brunello. Si colloca nel territorio a nord-ovest del Monte Amiata, alla fine della val d'Orcia, sul confine amministrativo con la provincia di Grosseto.

Montalcino è menzionato per la prima volta in un documento del 29 dicembre 814, quando l'imperatore Ludovico il Pio concesse il territorio sub monte Lucini all'abate della vicina Abbazia di Sant'Antimo.

Il primo nucleo abitativo si ritiene risalga al X secolo.

Il nucleo abitativo originario si sarebbe esteso nel corso dei secoli fino a raggiungere, nel XIV secolo, le dimensioni attuali.

In epoca medievale l'attività economica prevalente era la conceria e Montalcino disponeva di numerose fabbriche per la lavorazione del cuoio, fabbriche che erano celebri per la qualità dei loro prodotti. In seguito, come è successo a molti centri abitati della provincia di Siena, anche Montalcino conobbe una gravissima crisi economica e demografica.

Nel corso del tardo Medioevo era ancora un comune indipendente di notevole importanza grazie della sua posizione sulla vecchia Via Francigena ma col tempo Montalcino entrò nell'orbita della potente Siena.

Montalcino fu profondamente coinvolto nei conflitti in cui anche Siena era coinvolta, in particolare in quelli con la città di Firenze nel corso del XIV secolo e del XV.

Dopo la caduta di Siena 1555 i nobili senesi si arroccarono in città per 4 anni con la speranza di poter un giorno ritornare a Siena, dando vita alla Repubblica di Siena riparata in Montalcino. Ma alla fine anche Montalcino entrò a far parte del Granducato di Toscana fino all'Unità d'Italia 1861.

La situazione è radicalmente cambiata nella seconda metà del XX secolo. Nel caso di Montalcino la sua fortuna è stata quella di trovarsi al centro di una delle più importanti zone di coltivazione di uva. Il territorio, infatti, è celebrato per la presenza di vigneti di Sangiovese dai quali si ottiene il famoso Brunello di Montalcino e che vengono utilizzati, inoltre, per la produzione di due altri DOC: il Rosso di Montalcino e il Sant'Antimo.

 

Il 1º gennaio 2017 il comune di Montalcino ha accorpato quello di San Giovanni d'Asso.





Porta Cerbaia








Palazzo dei Priori

 

Siamo in Piazza del Popolo.

Il Palazzo Comunale o Palazzo dei Priori (fine XIII secolo inizi del XIV). 

Il palazzo è adornato con gli stemmi araldici dei numerosi podestà che hanno governato la città nel corso dei secoli.

 

Un'altissima torre medievale è incorporata nel palazzo.



Le logge di Piazza del Popolo

Sono state iniziate alla fine del XIV secolo, e finite nei primi anni del XV. Hanno subito numerosi lavori di restauro nel corso dei secoli successivi. 



Chiesa di Sant’Agostino

La costruzione dell'imponente chiesa è riferibile al primo Trecento ed appartiene senza dubbio allo stile gotico.

La facciata è divisa in due parti da una lista di pietra: quella inferiore è aperta da un portale cuspidato con pinnacoli laterali e cornice decorata a fogliette stilizzate; quella superiore appare frutto di restauro, con l'inserimento di un grande occhio con rosone. L'interno ripete il consueto schema conventuale, con un'ampia navata conclusa da una cappella quadrangolare con volta a crociera.

A sinistra i locali monastici si raccolgono intorno ai due chiostri cinquecenteschi.

Le pareti della chiesa sono state affrescate da vari artisti senesi del XIV e del XV secolo, con Scene della Passione di Cristo e Storie della vita di Sant'Antonio Abate.

 

Gli affreschi trecenteschi del coro con Storie di Sant'Agostino, Evangelisti e Dottori della Chiesa sono attribuiti a Bartolo di Fredi



Il Chiostro



La fortezza

La fortezza, costruita dai senesi a partire dal 1361. In pochi anni acquisì una vera e propria funzione militare, e per questo fu dotata di torri e cinta muraria. Il primo castellano fu, nel 1368, Francesco Sozzini, accompagnato da trentadue balestrieri.

 

Essa rappresentava una novità dal punto di vista strutturale, in quanto questa a forma pentagonale sorpassava la classica forma quadrata. La Porta del Cassero consente l’accesso alla rocca per mezzo di una rampa; si entra all’interno e ci si trova in un ampio spazio circondato dalle mura e dalle torri poste agli angoli del cassero pentagonale. Addossata alle mura sul lato nord-ovest si trova la cappella che non è altro che  parte della navata sinistra della Chiesa di Sant’Egidio. Alla base del muro a scarpa e delle torri si trovano molte piccole arciere. Dalla torre del mastio, la torre principale delle fortezze e delle rocche, di S. Martino, che ha subito sicuramente dei rifacimenti, si accede, attraverso una scala interna, ad alcune sale e al camminamento di ronda che corre per tutto il perimetro delle mura della fortezza. Sul lato sud si estende il possente bastione mediceo aggiunto verso la metà del 1500.






Veduta di Montalcino dalla fortezza



Chiesa della Madonna del Soccorso


Cattedrale del Santissimo Salvatore

Il primo luogo di culto di Montalcino dedicato al Santissimo Salvatore fu l'omonima pieve romanica, risalente all'XI secolo; essa fu elevata a cattedrale della diocesi di Montalcino quando quest'ultima venne fondata il 13 luglio 1462 per volere di papa Pio II.

L'antica chiesa venne demolita all'inizio del XIX secolo e integralmente ricostruita in stile neoclassico su disegno dell'architetto senese Agostino Fantastici. La costruzione iniziò nel 1818 e finì nel 1832; la cattedrale venne consacrata nel 1844 dal vescovo Paolo Bertolozzi il giorno 24 aprile.

La chiesa venne restaurata per volere del vescovo Alfredo del Tomba nel 1934; nel 1986, con la soppressione della diocesi, è divenuta concattedrale dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.

L'esterno è caratterizzato dalla facciata, preceduta da un alto pronao, privo di timpano; al centro un alto cornicione marmoreo, sorretto da sei colonne ioniche in mattoni con capitelli in marmo.

 

Alla sinistra della facciata, leggermente discostato dall'edificio, si eleva la torre campanaria, preesistente rispetto all'edificio attuale e risalente al XVIII secolo, quando venne costruita di fianco all'antica cattedrale romanica.


L'interno della concattedrale è integralmente in stile neoclassico.

 

L'aula è divisa in tre navate da due alti colonnati ionici con quattro colonne ciascuno: la navata centrale è coperta con volta a botte in parte cassettonata, mentre quelle laterali hanno soffitto piano.

L'organo a canne Nicomede Agati opus 453, costruito nel 1858


Immacolata Concezione con Gesù e Dio Padre (1588) di  Francesco Vanni 

Il battistero, all'interno del quale si trova il grande fonte battesimale in travertino, realizzato nel 1933 da Egesto Bellini. Sulla parete di sinistra alcuni frammenti dell'antica lunetta del portale centrale romanico, raffiguranti Cristo nella mandorla fra due angeli con turibolo (XI secolo).


Chiesa di Sant’Egidio o chiesa dei Senesi

Fu edificata nel 1325 in sostituzione di un'altra abbattuta per costruire il cassero (nelle città medievali, il cassero era una fortificazione della cinta muraria, che coincideva con la porta d'accesso all'abitato). . Fu la chiesa ufficiale della Repubblica di Siena in Montalcino. Presenta una semplice facciata romanica in pietra; in alto, sopra l'occhio, la balzana senese. Dall'edificio più antico provengono forse alcune sculture inserite nelle pareti esterne. Di buona fattura è il campanile a vela.

 

L'interno è ad una sola navata; addossati alle pareti, pilastri in pietra con grandi archi alternati alle travi sorreggono il tetto. Sull'altare maggiore un elegante tabernacolo in legno intagliato, dorato e dipinto con Cristo risorto e Santi di Alessandro Casolani. Sulla parete destra del presbiterio, un affresco staccato con la Madonna col Bambino e Santi (fine XIV secolo).