Alla Scoperta di Bergamo
Bergamo, Bèrghem in dialetto bergamasco, è una città storica situata nella regione Lombardia, nel nord Italia, famosa per il suo ricco patrimonio artistico e culturale, oltre che per la sua posizione strategica ai piedi delle Alpi. La prima occupazione è quella dei Liguri, più precisamente gli Orobi, seguita da quella dei Cenomani e Senoni. In latino è conosciuta come Bergomum. La Gallia Transpadana viene quindi annessa alla Repubblica romana in espansione, e dal 49 a.C. anche Bergomum diviene un Municipio romano.
A seguito della caduta dell'Impero, Bergomum è ripetutamente saccheggiata, fino all'arrivo dei Longobardi nel 569, che vi insediano un Ducato. In questo periodo a Bergamo vi fiorirono le seguenti potenti famiglie longobarde: Suardi, Colleoni, Crotti, Rivola, Mozzi, Martinengo. Spodestati nel 774 dai Franchi, la città viene retta da una serie di vescovi-conti.
Nel 904 re Arnolfo, conferì al vescovo Adalberto piena giurisdizione politica e civile sulla città, e furono anni di migliorie e rifacimenti, ma nel 1098 la giurisdizione vescovile, dopo una lotta sulle investiture, venne deposta. Dal 1098 Bergamo è Libero comune, e dopo un paio di guerre contro Brescia si unisce alla Lega Lombarda contro l'imperatore Federico Barbarossa. A partire dal XIII secolo, nell'ambito delle lotte tra guelfi e ghibellini, Bergamo cade sotto l'influenza dei Visconti di Milano, che fortificano la Cittadella.
Dal 1428 Bergamo entra a far parte dei domini della Repubblica di Venezia. I veneziani ricostruiscono la città vecchia, erigendo possenti mura difensive. Il dominio veneto continua fino all'epoca napoleonica quando, dopo la breve esperienza della Repubblica Bergamasca, della Repubblica Cisalpina e del Regno d'Italia, con la Restaurazione Bergamo cade nella sfera austriaca del Regno Lombardo-Veneto. Gli austriaci sono i fautori della prima industrializzazione del territorio bergamasco, con l'impianto di manifatture tessili. Bergamo prende parte al Risorgimento fornendo buona parte dei Mille.
Bergamo è soprannominata «la città dei Mille» per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi, circa 180, che presero parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, episodio cruciale del Risorgimento.
La cucina bergamasca è ricca di piatti tradizionali. Tra i più noti ci sono i casoncelli, ravioli ripieni di carne, il polenta e osei, un piatto di polenta con uccelletti o con dolci al cioccolato e marzapane, e il formaggio Taleggio, prodotto nelle valli circostanti. Per concludere possiamo dire che Bergamo è una città che unisce storia, arte, cultura e natura. La sua particolare conformazione, con la divisione tra la Città Alta e la Città Bassa, le conferisce un fascino unico, rendendola una destinazione imperdibile per chi visita la Lombardia.
La città è divisa in due parti distinte: Città Alta, l'antico nucleo storico, e Città Bassa, l'area moderna e commerciale. La Città Alta è il cuore medievale di Bergamo, circondata da imponenti Mura Venete costruite nel XVI secolo durante il dominio della Repubblica di Venezia. All'interno delle mura, si trova una rete di strette vie acciottolate, piazze affascinanti e monumenti storici. Alcuni dei punti salienti includono: Piazza Vecchia: Il centro nevralgico della Città Alta, considerata una delle piazze più belle d'Italia. Qui si trovano il Palazzo della Ragione, la Torre Civica (o Campanone) e la Fontana Contarini. Piazza Duomo, qui troviamo la Basilica di Santa Maria Maggiore: una delle chiese più importanti e artisticamente rilevanti di Bergamo, con interni riccamente decorati e il famoso Pulpito di Giovanni da Campione, la Cappella Colleoni: un capolavoro del Rinascimento lombardo, costruito come mausoleo per il condottiero Bartolomeo Colleoni, questa cappella è famosa per la sua facciata in marmo policromo e gli affreschi interni di Giovan Battista Tiepolo, Duomo di Bergamo: la Cattedrale di Sant'Alessandro, dedicata al patrono della città, con splendide opere d'arte all'interno, Torre del Gombito: un'antica torre medievale che offre una vista panoramica mozzafiato sulla città e sulle colline circostanti.
La Città Bassa è la parte moderna e commerciale di Bergamo, sviluppatasi principalmente a partire dal XIX secolo. Questa area è il centro economico della città, con ampie strade, negozi eleganti, ristoranti e bar. Alcuni punti di interesse includono: Teatro Donizetti: dedicato al famoso compositore bergamasco Gaetano Donizetti, il teatro è un importante centro culturale con una ricca programmazione di opere, concerti e spettacoli, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC): uno spazio espositivo che ospita mostre di arte moderna e contemporanea, accanto alla prestigiosa Accademia Carrara, che conserva una delle più importanti collezioni d'arte d'Italia, con opere di artisti come Botticelli, Raffaello e Bellini, Via XX Settembre: la principale via dello shopping, dove si trovano boutique, caffè e negozi di lusso.
Bergamo è anche nota per i suoi eventi culturali e tradizioni. Ogni anno, la città celebra il Bergamo Film Meeting, un importante festival del cinema, e il Donizetti Opera Festival, dedicato all'opera lirica. Le festività in onore di Sant'Alessandro, il patrono della città, sono un altro evento importante, caratterizzato da processioni religiose e celebrazioni.
Andiamo ora alla scoperta della Bergamo Alta
La Cittadella di Bergamo
La Cittadella di Bergamo è una storica fortificazione situata nella parte alta della città, conosciuta come Città Alta. Costruita nel XIV secolo dai Visconti, signori di Milano, la Cittadella rappresentava un'importante struttura militare e amministrativa destinata a rafforzare il controllo della città e difenderla dagli attacchi esterni. La Cittadella fu realizzata su un preesistente insediamento medievale e venne ulteriormente potenziata durante il periodo della dominazione veneziana, a partire dal XV secolo. La struttura includeva una serie di edifici militari e civili, tra cui caserme, magazzini, e la residenza del governatore. Inoltre, la Cittadella era collegata alle Mura Venete, che circondano Bergamo Alta, garantendo una protezione ancora più efficace alla città. Oggi, la Cittadella conserva parte delle sue mura e delle torri originali, tra cui la Torre di Adalberto, e l'area ha acquisito un nuovo ruolo come spazio culturale e museale. Al suo interno, si trovano il Museo di Scienze Naturali "Enrico Caffi" e il Civico Museo Archeologico di Bergamo, entrambi ospitati negli edifici storici della Cittadella. Questi musei offrono esposizioni che vanno dalla preistoria fino all'epoca romana, con reperti di grande interesse storico e scientifico. La Cittadella è anche un luogo piacevole per passeggiare, grazie ai suoi cortili e alle vie acciottolate che offrono scorci pittoreschi della città alta. Inoltre, la sua posizione sopraelevata permette di godere di belle vedute sulla città bassa di Bergamo e sulle colline circostanti. La Cittadella è, quindi, non solo un importante sito storico, ma anche un luogo vivo e accessibile, che contribuisce al fascino senza tempo di Bergamo Alta.
Le Mura Venete
Le Mura Venete di Bergamo Alta sono uno dei simboli più distintivi e storicamente rilevanti della città. Costruite tra il 1561 e il 1588 durante il dominio della Repubblica di Venezia, queste imponenti fortificazioni circondano il nucleo storico di Bergamo Alta, conferendo al paesaggio urbano un carattere unico e suggestivo. Le mura, che si estendono per oltre sei chilometri, furono erette per proteggere Bergamo dalle minacce esterne, in particolare dagli attacchi del Ducato di Milano e degli eserciti imperiali. Realizzate con tecniche avanzate per l'epoca, le mura includono bastioni, baluardi, fossati, e quattro grandi porte d'accesso: Porta San Giacomo, Porta Sant'Agostino, Porta Sant'Alessandro e Porta San Lorenzo. Oltre alla loro funzione difensiva, le Mura Venete rappresentano un esempio eccellente di architettura militare rinascimentale. La loro costruzione richiese la demolizione di parte dell'abitato medievale, ma il risultato fu un'opera monumentale che ha resistito al tempo e agli assedi, mantenendo intatta la sua maestosità. Oggi, le Mura Venete di Bergamo Alta sono Patrimonio dell'Umanità UNESCO, riconosciute per il loro valore storico, culturale e architettonico. Lungo il loro perimetro, è possibile passeggiare e godere di una vista panoramica spettacolare sulla città bassa e sulla pianura sottostante.
Piazza Vecchia
Piazza Vecchia è il cuore pulsante di Bergamo Alta. È considerata una delle piazze più belle e suggestive d'Italia. Questa piazza rinascimentale è il centro civico e storico della città alta e rappresenta un punto di incontro sia per i cittadini che per i visitatori. La piazza è circondata da edifici storici di grande importanza: Palazzo della Ragione: Questo è il più antico palazzo comunale d'Italia, risalente al XII secolo. Torre Civica (Campanone): Questa torre medievale, alta circa 52 metri, domina la piazza e offre una vista panoramica mozzafiato su Bergamo e i suoi dintorni. Biblioteca Civica Angelo Mai: Situata sul lato opposto della piazza rispetto al Palazzo della Ragione, la Biblioteca Mai è un edificio neoclassico del XVIII secolo. Fontana Contarini: Al centro della piazza si trova questa elegante fontana, donata alla città dal podestà veneziano Alvise Contarini nel 1780. Piazza Vecchia è un luogo dove si può percepire il fascino senza tempo di Bergamo. I caffè e i ristoranti che si affacciano sulla piazza offrono l'opportunità di sedersi all'aperto e godere dell'atmosfera unica, ammirando l'architettura che racconta secoli di storia. La piazza è spesso utilizzata per eventi culturali, concerti e manifestazioni, rendendola un centro vitale della vita cittadina. Piazza Vecchia è una tappa imprescindibile per chiunque visiti Bergamo, un luogo dove passato e presente si fondono armoniosamente in un contesto di straordinaria bellezza.
Palazzo della Regione
Il Palazzo della Ragione di Bergamo, situato in Piazza Vecchia, è uno degli edifici storici più importanti della città e uno dei più antichi palazzi comunali d'Italia. Costruito nel XII secolo, il palazzo ha svolto un ruolo centrale nella vita politica e amministrativa di Bergamo per secoli. Il Palazzo della Ragione presenta un'architettura romanica, con influenze successive dovute a vari restauri e modifiche nel corso dei secoli. La facciata principale, rivolta verso Piazza Vecchia, è caratterizzata da una loggia aperta con tre grandi archi, che rappresentano uno degli elementi più riconoscibili dell'edificio. Sopra la loggia, una serie di bifore gotiche aggiunge eleganza alla struttura. La parte superiore del palazzo è decorata con affreschi e stemmi delle famiglie nobili di Bergamo. Originariamente, il Palazzo della Ragione era la sede del governo cittadino, ospitando le riunioni del Consiglio Comunale e le sessioni del tribunale. Durante il Medioevo, qui venivano amministrate la giustizia e le decisioni politiche fondamentali per la città. Era il cuore della vita civile di Bergamo, dove si tenevano anche assemblee pubbliche e manifestazioni. Gli interni del Palazzo della Ragione sono stati adattati per ospitare eventi culturali, mostre e esposizioni temporanee. Una delle sale più note è la Sala delle Capriate, un vasto ambiente caratterizzato da un soffitto a capriate in legno, che conferisce un aspetto imponente e suggestivo. La sala è spesso utilizzata per conferenze, concerti e mostre d'arte. Il Palazzo della Ragione è strettamente collegato con gli altri edifici storici di Piazza Vecchia, come la Torre Civica (Campanone), che è direttamente accessibile dal palazzo, e la Basilica di Santa Maria Maggiore, situata a pochi passi, in Piazza del Duomo. Oltre al suo valore storico e architettonico, il Palazzo della Ragione è un simbolo della continuità e della memoria storica di Bergamo. Rappresenta un legame tangibile con il passato della città, mantenendo vivo lo spirito della Bergamo medievale. Oggi, il Palazzo della Ragione è non solo un'attrazione turistica, ma anche un luogo vivo e attivo, parte integrante della vita culturale della città. Una visita al palazzo offre l'opportunità di immergersi nella storia e di ammirare uno degli edifici più emblematici di Bergamo.
Scalone delle Lapidi
Lo Scalone delle Lapidi è un elemento architettonico significativo situato in Piazza Vecchia a Bergamo Alta. Questo scalone, che conduce al Palazzo della Ragione, prende il nome dalle lapidi commemorative che adornano le sue pareti. Questo scalone si trova sul lato destro del Palazzo della Ragione, guardando verso la sua facciata principale. È composto da una serie di ampie gradinate che salgono verso la loggia del palazzo. Le lapidi murate lungo le pareti dello scalone sono dedicate a cittadini illustri di Bergamo e a eventi storici significativi per la città. Le lapidi commemorano principalmente figure storiche e patriottiche legate alla storia di Bergamo e dell'Italia, inclusi i martiri del Risorgimento, il movimento per l'unificazione italiana. Queste iscrizioni sono un tributo alla memoria di coloro che hanno contribuito alla storia locale e nazionale, riflettendo l'importanza della città nel contesto della storia italiana. Lo Scalone delle Lapidi è non solo un elemento di accesso al Palazzo della Ragione, ma anche un luogo di riflessione storica. La sua posizione privilegiata in Piazza Vecchia, una delle piazze più affascinanti d'Italia, lo rende facilmente accessibile e visibile a tutti i visitatori della città alta. L'atmosfera che si respira salendo questi gradini è carica di storia, e offre una prospettiva unica sulla piazza sottostante e sugli edifici che la circondano, come la Biblioteca Civica Angelo Mai e la Fontana Contarini. Oggi, lo Scalone delle Lapidi è parte integrante delle visite culturali a Bergamo Alta. La sua funzione simbolica e commemorativa, insieme alla sua bellezza architettonica, lo rende una tappa importante per chi desidera comprendere meglio la storia e l'identità di Bergamo. Inoltre, la vista dalla loggia del Palazzo della Ragione, una volta raggiunta la cima dello scalone, è uno dei momenti più suggestivi di una visita a Piazza Vecchia.
Salone delle Capriate
Il Salone delle Capriate è una delle sale più importanti e suggestive all'interno del Palazzo della Ragione a Bergamo Alta. Questo vasto ambiente, situato al primo piano del palazzo, prende il nome dalle imponenti capriate in legno che sorreggono il soffitto e che conferiscono alla sala un aspetto maestoso e solenne. Questo Salone delle Capriate è caratterizzato da un ampio spazio aperto, con un soffitto alto sostenuto da grandi travi in legno disposte a capriata, una tecnica costruttiva medievale che permetteva di coprire ampi spazi senza l'uso di colonne centrali. Questo conferisce alla sala un'atmosfera spaziosa e luminosa, nonostante la sua antica struttura. Le capriate, realizzate con legno massiccio, sono uno degli elementi architettonici più distintivi della sala. La loro forma e il modo in cui si intrecciano per sostenere il tetto creano un disegno geometrico interessante e complesso, che attrae l'attenzione dei visitatori e testimonia l'abilità degli artigiani medievali. Storicamente, il Salone delle Capriate è stato utilizzato per le assemblee del Consiglio Comunale e per altre importanti riunioni politiche e giudiziarie della città. La sua ampiezza e l'acustica eccellente lo rendevano ideale per ospitare grandi gruppi di persone, rendendolo il cuore della vita pubblica di Bergamo durante il Medioevo. Oggi, il salone è utilizzato principalmente per eventi culturali, mostre temporanee, conferenze e concerti. Grazie alla sua bellezza e alla sua storicità, il Salone delle Capriate è uno spazio molto apprezzato per manifestazioni artistiche e culturali di rilievo. Il Salone, con la sua combinazione di architettura medievale e uso contemporaneo, rappresenta un collegamento vivo tra il passato e il presente di Bergamo. È uno dei luoghi più visitati e ammirati del Palazzo della Ragione, non solo per la sua architettura, ma anche per il suo ruolo nella vita culturale della città. Visitare il Salone delle Capriate permette di immergersi nella storia di Bergam/Bergamo e di apprezzare l'eleganza e la solidità delle strutture medievali, che ancora oggi continuano a stupire per la loro imponenza e bellezza.