Lago di Garda - terza parte
Da Gardone Riviera a Gargnano
Lasciamo Gardone Riviera ed iniziamo la navigazione verso Riva del Garda.
Torre di San Marco ex Torre Ruhland
La torre, situata in una posizione panoramica, è visibile dal lago e dal paese.
La Torre San Marco (ex Torre Ruhland) fu fatta costruire e poi utilizzata come osservatorio, all'inizio del Novecento, dall'industriale tedesco Richard Langensiepen.
Nel 1925 venne acquistata da Gabriele D'Annunzio, che la trasformò dallo stile neo-gotico tedesco a quello veneziano, cambiandone il nome da Torre Ruhland a Torre San Marco.
Tra il 1943 e il 1944 Torre San Marco fu il luogo dove Benito Mussolini e la sua amante Claretta Petacci si incontravano segretamente.
Nella darsena per parecchi anni fu ormeggiato il M.A.S., il mezzo che fu utilizzato nella celebre Beffa di Buccari, che abbiamo visto all'interno del Vittoriale.
Fasano frazione di Gardone Riviera
Toscolano Maderno
Toscolano Maderno è situato sulla sponda bresciana, quindi occidentale, del lago di Garda. Fa parte del parco regionale dell'Alto Garda Bresciano. In questo comune si trova il monte Pizzocolo.
Toscolano e Maderno sono due centri che nel tempo si sono estesi fino a quasi fondersi. Il confine tra le due frazioni è rappresentato dal torrente Toscolano. Dal punto di vista amministrativo furono comuni autonomi fino al 1928.
Il primo insediamento documentato, pare sia stato proprio per opera degli Etruschi nella zona del porto di Toscolano alla quale fu dato il nome di Benàco, poi sostituito da Tusculanum. Toscolano è ricordato, in particolare, perché nel I secolo d.C. la nobile famiglia romana dei Nonii costruì una stupenda villa nei pressi dell'ingresso alla cartiera. Sarebbe stata di proprietà del console romano Marco Nonio Macrino. Oggi si possono ancora ammirare i ruderi e pavimenti in mosaico venuti alla luce nel 1967 a seguito dei lavori di scavo per la posa della fognatura. All'interno del parco della villa romana si trovavano due templi: uno dedicato a Giove, sulle cui rovine è sorto il Santuario della Madonna del Benaco.
Nel 1310 Maderno divenne capoluogo della riviera bresciana e vi si installarono i vari organismi amministrativi che rimasero fino al 1377, anno in cui Beatrice della Scala decise di trasferire a Salò la sede della Magistratura e del capoluogo della riviera. Maderno, spogliata dei suoi privilegi, iniziò la sua decadenza.
Sul luogo dove si trova ora la chiesa parrocchiale di Maderno sorgeva, fin dal Medioevo un castello con quattro torri. L'utilizzo delle fondamenta del castello determina il curioso allineamento dell'attuale chiesa parrocchiale. Infatti l'abside non è orientata a est bensì a sud. Delle quattro torri del precedente castello è rimasto solo l'attuale campanile. Successivamente il palazzo cominciò ad andare in rovina fino a quando il 25 giugno 1645 un terribile incendio lo distrusse completamente. Soltanto un secolo dopo ebbe inizio la costruzione della nuova parrocchiale, terminata soltanto nel 1825.
Maderno
Limonaia di Palazzo Bulgheroni
Palazzo Bulgheroni, conosciuto anche come Villa Lucia, è un palazzo storico nel cuore del paese. Originariamente era un antico convento appartenente alla congregazione dei Serviti, e fu soppresso da Papa Alessandro VII il 29 aprile 1656. Le prime testimonianze dell'edificio risalgono al Quattrocento, con riferimenti a una corte rustica chiamata "della Belluna". Uno dei punti salienti di Palazzo Bulgheroni è il suo magnifico giardino monumentale, che include una limonaia. Statue e fontane decorano la scalinata che conduce alla terrazza della limonaia.
Chiesa di Montemaderno
La chiesa di San Michele Arcangelo
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Nella parte a nord dell'abitato di Toscolano, si innalza la grande mole della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo che si presenta con la sua caratterizzazione tipicamente seicentesca, dove il grande volume delle navate, con tetto a due spioventi, accorpato a quello del presbiterio, sembra sminuire lo slancio del stesso campanile. La facciata principale, a salienti, è ben definita da alte lesene con tre elaborati portali architravati e altrettante aperture circolari nella parte superiore, è intonacata come gli altri prospetti. Il portale posto al centro, conserva nelle due colonne laterali parti dei resti romani ritrovati in loco, intervallati da panneggi marmorei di raffinata fattura, come il timpano spezzato sul quale siedono due angeli e si erge la statua raffigurante S. Pietro, che regge nella mano destra due chiavi in ferro. La navata centrale, coperta da una volta a botte, è sorretta su ogni alto da cinque arcate grazie a quattro colonne ed a quattro semicolonne con capitello dorato di ordine tuscanico. Le navate laterali sono coperte da volte a crociera e in ognuna di esse si aprono tre cappelle. Nel presbiterio poligonale sono conservati i grandi teleri di Andrea Celesti che illustrano episodi della vita dei SS. Pietro e Paolo. Lo stesso autore dipinge anche le ante dell'organo con la raffigurazione dell'Annunciazione e dell'Adorazione di Magi, la pala della cantoria con l'Adorazione dei pastori, i pennacchi delle volte del presbiterio con i Dottori della Chiesa e le lunette dell'abside con gli Evangelisti, la grande tela in controfacciata con la Strage degli Innocenti, alcune pale degli altari laterali e le dieci tele che ricoprono le lunette degli archi della navata con la raffigurazione di episodi del Vangelo (Lombardia Beni Culturali).
Chiesa di Sant’Andrea
Chiesa di Sant’Andrea La facciata è resa magnificamente dall'utilizzo di marmi policromi. Particolari e preziose anche le formelle e l'apparato scultoreo. Il portale è ad arco a pieno centro, coronato da una lunetta affrescata del XV secolo raffigurante la Vergine con Bambino e alcuni santi. Le decorazioni del portale si sviluppano su cinque ordini di mezzelune, rappresentando grifi alati e rampanti, fogliame e intrecci, aquile, strani animali con code intrecciate, una sirena, una colomba e l'agnello. L'interno è a pianta basilicale a tre navate scandite da pilastri a base quadrata. Interessantissime e degne di particolare attenzione anche qui le pregevoli decorazioni dei capitelli, che rappresentano una vasta gamma di motivi e temi figurativi tipicamente romanici. La Cripta, che conservava il corpo di San Ercolano, in un sarcofago romano, fu fatta chiudere da Carlo Borromeo nel 1580. Rimase chiusa per quasi quattro secoli, Lombardia Beni culturali).
La nuova chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea
Il Campanile
Torre campanaria della vecchia pieve
Bogliaco
Frazione di Gargnano è una ridente località sulla riva bresciana del lago di Garda. Deve la sua fama alla settecentesca Villa Bettoni.
Villa Bettoni
Marina di Bogliaco
Gargnano
Ancora più a nord, continuando a risalire la costa ovest del lago, si incontra Gargnano sul Garda, la più grande località, anche se la meno abitata, di tutto il Lago di Garda Bresciano ed è composta di diversi borghi.
Visitiamo ora il paese di Gargnano.
Chiesa di San Francesco
Questa chiesa sorge all'inizio del paese. Nel 1289, sorge come parte di un convento francescano. Nel XIV si altera la facciata con l'innesto di sculture come statue in nicchia (S. Antonio, del 1301), sarcofago in marmo rosso (di scuola locale, 1302). La Chiesa di San Francesco si presenta a navata unica con copertura a volte, ma in origine doveva essere suddivisa in tre navate. Nella zona absidale si aprono tre cappelle con volte a costoloni. Dal fianco meridionale si accede alla cappella di S. Rocco (chiusa), che era l'originaria sacrestia. Lungo il lato meridionale della chiesa sorge il chiostro, databile alla prima metà del Trecento. A pianta quadrata è caratterizzato da un portico con archi inflessi di chiara derivazione veneziana.
Chiostro
Chiesa Parrocchiale di San Martino