Sirmione - prima parte
Sirmione è una cittadina situata sulla sponda meridionale del Lago di Garda, in provincia di Brescia, in Lombardia. È famosa per il suo centro storico pittoresco, che si trova su una stretta penisola che si estende nel lago, e per le sue attrazioni turistiche, tra cui:
• Le Grotte di Catullo: resti di una grande villa romana del I secolo d.C.
•Il Castello Scaligero: una fortificazione medievale ben conservata con torri panoramiche e un porto interno.
• Le terme di Sirmione: rinomate per le proprietà terapeutiche delle acque sulfuree.
Sirmione è molto apprezzata per il suo mix di storia, cultura, paesaggi naturali e relax, rendendola una delle destinazioni più affascinanti del Lago di Garda.
Arrivo a Sirmione
Le Grotte di Catullo
Chiesa di Sant’Anna della Rocca
La Chiesa di Sant’Anna della Rocca è una piccola e suggestiva cappella situata all’ingresso del centro storico di Sirmione, in provincia di Brescia, proprio accanto al Castello Scaligero.
Costruita nella seconda metà del XIV secolo, la chiesa fu inizialmente una cappella dedicata a Santa Maria del Ponte, al servizio della guarnigione militare a presidio del castello. Nel XV secolo, l’edificio fu dotato di una volta a crociera e decorato con affreschi votivi, opera di vari pittori. Nel XVII secolo, fu aggiunto un locale antistante con volta a botte. La facciata semplice a capanna è rivolta a settentrione, mentre l’interno presenta una navata unica con presbiterio rialzato, coperto da una volta a botte e una volta a crociera decorata con motivi floreali e cornici in stucco.
All’interno, si trova una preziosa effigie della Madonna con Bambino, dipinta su pietra e recante lo stemma degli Scaligeri. L’altare è arricchito da affreschi quattro-cinquecenteschi e decorazioni in stucco del XVII secolo.
Chiesa Parrocchiale dedicata a Santa Maria Maggiore
La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore, conosciuta anche come Santa Maria della Neve, è la parrocchiale di Sirmione, situata nel centro storico della cittadina, in provincia di Brescia.
La chiesa fu costruita alla fine del XV secolo, utilizzando materiali provenienti dalla demolita pieve di San Martino. La consacrazione avvenne nel 1512. L’edificio presenta una pianta rettangolare con abside poligonale ed è orientata sull’asse est-ovest. Il lato nord poggia sui resti delle fortificazioni medievali. L’interno è a una sola navata suddivisa da tre arconi, con pareti decorate da affreschi risalenti ai primi anni del ‘500, ad esclusione di quelli sul fondo della parete nord che appartengono a un periodo anteriore. L’altare maggiore, posto nell’abside, è stato intagliato in marmi pregiati .
All’esterno il portico è a cinque arcate ed anticamente parte del cimitero adiacente alla chiesa, il portico presenta cinque tombe visibili sul pavimento. L’ultima colonna del portico è una pietra miliare dedicata all’imperatore Giuliano l’Apostata, risalente al IV secolo d.C. Sul sagrato si trova un cippo che anticamente era dedicato a Giove che viene utilizzato come cassetta delle elemosine .
Resti del Monastero Longobardo di San Salvatore
Il Monastero Longobardo di San Salvatore a Sirmione è una delle testimonianze più significative dell’architettura altomedievale nella regione. Fondato tra il 766 e il 774 dalla regina Ansa, moglie dell’ultimo re longobardo Desiderio, il monastero era situato ai piedi della collina di Cortine, all’interno del castrum di Sirmione. La chiesa, dedicata a San Salvatore, era un edificio a pianta rettangolare con una navata unica, presbiterio rialzato e una cripta triabsidata. La cripta, accessibile tramite due scalette laterali, era arricchita da affreschi e fungeva da luogo di sepoltura. L’edificio era costruito in calcare locale e materiali di riuso provenienti dalle Grotte di Catullo e da epigrafi romane .
Nel 774, il monastero fu ceduto da Carlo Magno al monastero di Saint-Denis, ma successivamente tornò sotto la giurisdizione del monastero di San Salvatore di Brescia. Nel XVI secolo, la chiesa versava in pessime condizioni e rischiò l’abbattimento, ma nel 1686 fu restaurata. Nel XIX secolo, il conte Giovanni Girolamo Orti Manara ne fornì una descrizione dettagliata, evidenziando la cripta sotterranea con altare e sepolcri .
Oggi, i resti della chiesa sono visibili nei giardini pubblici di Sirmione, in via Re Desiderio. L’area è sempre accessibile gratuitamente e offre una panoramica sulla storia longobarda della città. Alcuni reperti, tra cui frammenti di ciborio con iscrizioni dedicatorie di Desiderio e del figlio Adelchi, sono esposti al Museo Archeologico di Sirmione .
Viale del Desiderio
Terme di Catullo
Le terme di Sirmione sono rinomate per le proprietà terapeutiche delle acque sulfuree.
Grotte di Catullo
Le Grotte di Catullo sono uno dei siti archeologici romani più importanti del nord Italia e si trovano all’estremità della penisola di Sirmione. Nonostante il nome “grotte”, si tratta in realtà dei resti monumentali di una villa romana del I secolo d.C., probabilmente appartenuta a una ricca famiglia romana.
Perché si chiamano “Grotte di Catullo”?
Il nome è un po’ fuorviante:
“Grotte” perché nei secoli successivi al crollo della villa, la vegetazione e i detriti coprirono le rovine, facendole sembrare delle grotte naturali.
“Di Catullo” perché il poeta latino Gaio Valerio Catullo (I sec. a.C.) cantò la bellezza di Sirmione nei suoi versi e si ipotizzò – senza prove certe – che avesse posseduto qui una villa.
Nel sito si vedono i resti della villa romana: enormi strutture in pietra, corridoi, terrazze panoramiche affacciate sul lago, e una pianta complessa che testimonia il lusso dell’epoca.